Perché il Gabibbo ci ha rovinato…

Sfido ognuna di voi care amiche plus, a dirmi di non esservi mai sentite uguali al Gabibbo qualora indossavate qualcosa di rosso, cocomero se indossavate il verde, una nave se indossate il bianco, una tenda se indossate un tessuto fantasia…

Bene, l’alternativa è una, o meglio non ci sono alternative, il nostro porto sicuro la panacea del nostro armadio è …. IL NERO.

Usiamo tanti di quegli abiti neri che neanche riusciamo a distinguerli nell’armadio. Basta indossare qualcosa di nero e subito ci sentiamo mimetizzate nel mondo, manco come Clark Kent convinto che un solo paio di occhiali riesca a noscondere al mondo intero che lui sia Superman.

Ragazze sto per darvi una notizia che potrebbe devastarvi, più di quanto la “Kryptonite” fa con il suddetto super eroe, ANCHE SE CI VESTIAMO DI NERO LE NOSTRE FORME NON CAMBIANO, anzi si ammassano in un unico buco nero senza ritorno.

Con questo non voglio incentivarvi ad uscire di casa a mò di decupage, ma almeno provare a giocare con le forme e i colori.

A prescindere dalla scelta strategica io amo molto vestirmi con qualcosa di nero sempre, fatto sta però che ho compreso che potrei usare i colori per valorizzare le mie forme e il mio corpo senza sentirmi ridicola, e perché non farlo colorando la parte del corpo che ci piace di più.

Quello che noi odiamo può diventare il nostro punto di forza, e il colore può aiutarci a realizzarlo, se ad esempio non amiamo la nostra pancia, colorare il decoltè sarebbe un’ottima scelta strategica.

Capita troppo spesso che per paura di ridicolizzare le nostre forme facciamo proprio il contrario avvolgendolo in abiti troppo sformati e senza allegria spingendolo nella mortificazione più totale.

E se non vi piace osare con le fantasie, giocate con il bianco e il nero, o il nero e il resto di colori, sdoganato l’immagine che avete del colore su di voi, il Rosso non vi renderà Gabibbo ma piuttosto più passionale.

Impariamo a non nasconderci dietro una barriera cromatica, accettarsi e amarsi significa prima di tutto valorizzarsi e non camuffarci con abiti sformati e spenti.

Enjoy your body

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Grazie mille (like) un piccolo passo per l’umanità un grande passo per Lauragà

Il 5 Dicembre, nasceva la pg fb che anticipava poi la nascita del mio blog The plus side. Una timida me iniziava insicura questa impresa con la convinzione che non sarebbe mai decollata. Dopo 5 mesi invece eccoci qui a quota 1000 followers e mille farfalline svolazzano nel mio stomaco per la felicità ,per il bene che mi dimostrate ogni giorno, per l’attenzione che ponete a quello che ho da dire e per i mille complimenti…SI, sono felice, sono felice perchè amo quello che faccio , sono felice perchè sento il sostegno di tanti di voi, sono felice perchè grazie a The Plus Side, cresce la consapevolezza di me stessa, ed ogni giorno che passa mi voglio più bene, conosco tante belle persone e mi confronto quotidianamente con tanta gente uguale e diversa da me. Ma sopratutto sono felice perchè se sto aiutando anche una sola persona a prendere confidenza con il proprio corpo, amandolo e volendosi bene il cuore mi scoppia di gioia…

.grazie-mille

Che siano i primi mille di una lunga serie…. *_*

LO “SPIGNATTO” , QUESTO SCONOSCIUTO!

Prendere consapevolezza del proprio corpo, significa indissolubilmente anche amarlo, prendersene cura e perchè no viziarlo!

Ecco perchè, molte di noi, sono sempre alla ricerca della cosmesi perfetta, per eliminare cellulite, prevenire le rughe sembrare sempre giovani e belle! Bhe io essenzialmente io sostengo che curare il il nostro corpo, e nel caso specifico della pelle, significa  donare ad esso i principi fondamentali di cui a bisogno piuttosto che correre verso false ed inutili chimere come la formula dell’eterna giovinezza e perfezione.

Insomma personalmente me ne frega delle rughe, me ne frega della cellulite ma pretendo di curare la mia pelle con prodotti naturali ed efficaci.

Per questo motivo da qualche tempo  ho abbandonato la cosmesi commerciale ricca di elementi canceroggeni e dannosi e sono entrata nel magnifico mondo dello “Spignatto”, ovvero l’autoproduzione di cosmesi naturale e bio fatta in casa.

Al momento ho fatto solo qualche esperimento, ma bisogna prima studiare tanto prima di passare alla pratica, quindi ho preferito parlarvi di questa mia nuova “svolta” attraverso un’intervista fatta ad una persona molto più capace ed informata di me, Naturalmente Lalla ,una blogger che si occupa proprio dello “spignatto” in maniera magistrale!

Buona Lettura!

Come ti sei avvicinata alla cosmesi naturale? Da quanto tempo spignatti? Il mio avvicinamento all’autoproduzione risale al 2010-2011 circa, ed è successo quasi per caso, per poi scoprire che questo mondo ancora piuttosto sconosciuto era molto affascinante e meritava di essere approfondito. Gran parte di questi primi anni li ho passati in realtà studiando i cosmetici commerciali, per capire prima di tutto cosa avevo usato fino a quel punto e capire quindi cosa fosse meglio modificare nella mia routine. Dopo di questa fase ho cominciato con piccole preparazioni molto immediate e semplici, che tutt’ora vengono consigliate alle principianti, e che trovo siano molto valide per chi magari non ha le competenze necessarie per formulare di sana pianta un prodotto, ma vuole iniziare a prendere confidenza con bilancina e prodotti molto semplici che possono facilmente sostituire quelli comprati.

Quali sono i benefici dell’auto produzione dì cosmetici? Dal punto di vista economico conviene l’autoproduzione, o acquistare i prodotti già confezionati? I benefici si verificano sotto al punto di vista fisico qualora questa passione venga portata avanti con prudenza e con le giuste conoscenze. Autoproduzione non è imprudenza o avventatezza, ma studio e pazienza, che spesso annoia, ma è assolutamente necessario per trarne benefici, ovvero prodotti personalizzati in base alle nostre esigenze e che sappiamo che cosa contengono. Dal punto di vista economico la questione cambia in base a quanto la spesa viene ammortizzata. Se si ha la curiosità di provare a fare un singolo prodotto e abbandonare tutto in un cassetto probabilmente la spesa iniziale supera quello che magari avreste speso per comperare un prodotto simile a buon inci (tenendo comunque conto del fatto che le fasce di prezzo sono estremamente variabili). Lo studio aiuta anche a non spendere in modo avventato e sbagliato: serve consapevolezza anche in questo, per evitare di fare acquisti di materie prime che non ci servono, non conosciamo, o magari impieghiamo in modo sbagliato, dovendo magari buttare successivamente il nostro preparato.

Quali sono i 3 maggior i nemici tra gli elementi che troviamo nei cosmetici commerciali? Più che nemici li definirei ingredienti da valutare attentamente in base alle proprie necessità e caratteristiche di pelle. Paraffina, siliconi e ingredienti aggressivi sono i generale ingredienti che se riconosciuti possono essere evitati, dal momento che esistono alternative… Basta cercarle e provarle!

Servono competenze specifiche, o possono spignattare tutti? Qual’e’ il Modo giusto per iniziare a spignattare, quali sono le cose da studiare e quali i consigli che ti senti di dare e’ chi vuole iniziare? Se per competenze si intendono lauree e studi specifici no, non sono necessari (ma basi di chimica sono comunque apprezzate, ma se non ci sono basta apprenderle nel momento di studio iniziale). Quanto al modo giusto trovo che non ce ne sia uno universale, ognuno si gestisce il tempo e lo studio come meglio crede, l’importante è che appunto questa fase ci sia. Questo è l’unico consiglio che mi sento di dare a chi inizia, studiare studiare e ancora studiare, senza abbattersi se una cosa non è chiara, basta cercare fonti affidabili e studiare su più piattaforme spesso aiuta ad incrociare i dati e verificarne l’attendibilità.

Quale è stata la prima ricetta che hai fatto ? Mmm, bella domanda che mi viene posta spesso, come preparazioni semplicissime gli immancabili scrub, impacchi, maschere, quindi burro di cacao e burro di cocco, sempre adattissimi per cominciare!

Ti va di lasciare una ricetta personalizzata per le followers di The plus side? Difficile descrivere qualcosa di complesso senza le opportune basi… Ma per tutte le donne che soffrono di cellulite consiglio scrub a base di sale grosso o fine, a seconda di quello che la pelle tollera meglio, olio vegetale (anche oliva va bene), e oli essenziali a scelta (uno o sinergie dio questi) tra pompelmo, ginepro,rosmarino, cipresso, in poche gocce. Sfregato sui punti critici (spesso glutei, cosce e punti di maggiore adiposità), con costanza e pazienza può migliorare la situazione, se accompagnato ovviamente da uno stile di vita sano e corretta alimentazione. Per i cambiamenti di peso che portano a smagliature usiamo come prevenzione degli oli di mandorle dolci o di rosa mosqueta magari, possibilmente sul pelle umida e calda per facilitare l’assorbimento: per i miracoli ci stiamo attrezzando, ma le smagliature ancora giovani, riconoscibili dal colore rosso, rosa o violaceo, possono essere migliorare parecchio e prevenute!

Spero che questa breve ma ricca intervista abbia acceso la voglia in voi di approfondire l’argomento.

Vi invito a seguire Laura e la sua pg lasciandovi di seguito tutti i suoi contatti:

Blog: http://naturalmentelalla.blogspot.it/

Facebook: https://www.facebook.com/NaturalmenteLalla

Mail: questa, naturalmentelalla@virgilio.it

CIAO BELL@ E BUONO SPIGNATTO A TUTT@ ^_^

Ecco i miei primi esperimenti rudimentali ^_^

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LE SIRENE SONO PLUS SIZE

Ed ecco arrivata la primavera, le piogge incessanti sembrano un lontano ricordo, il sole regna in cielo, gli uccellini cantano, gli alberi di pesco fioriscono, tutto sembra sorridere…. TRANNE TU,  TU CHE AL PRIMO RAGGIO DI SOLE CHE TI SFIORA TI PIETRIFICHI PENSANDO A MILLE MODI DI COME TAGLIARTI I BRACCIONI PRIMA DI SENTIRE LA NECESSITA DI METTERE CANOTTE GIRO MANICHE E SCOPRIRLI AL MONDO.

E questo non è niente, perchè la salivazione si azzera completamente quando ti renderai conto che nel giro di pochi giorni verrà a bussarti lui….il nemico pubblico numero uno : IL COSTUME DA BAGNO!

E quando realizzi che comprare un biglietto aereo per l’ Alaska e tornare a Dicembre non è la soluzione giusta, ti arrendi e ti lasci andare allo sconforto!

Di certo non sono d’aiuto le signorine “a forma” di Kate Moss e Paris Hilton mescolate  che corrono da un ombrellone e l’altro. Correre? Eresia, a stento cammino senza tuta mimetica coprisole per arrivare dalla pedana all’ombrellone,  rigorosamente esposizione a pancia sotto, al massimo striscio per andarmi a refrigerare in acqua….. ahhh il Mare dove non c’è peso e non c’è circonferenza visibile…

Sono convinta che le Sirene sono plus size, il mare è libero, il mare non impone ai pesci come devono essere.Loro non hanno limiti di taglia, colore, la loro moltitudine è tra gli spettacoli naturali più belli che ci siano al mondo.

Bhè voglio essere pesce, voglio essere anche io partecipe allo spettacolo della natura, LA MIA NATURA, QUELLA CHE SONO, Non voglio nascondermi sotto strati e strati di melange scadente dei pareo rigorosamente neri, VOGLIO CHE IL SOLE TOCCHI OGNI STRATO DELLA MIA PELLE, voglio guardarlo in faccia stesa sulla sabbia che accoglie conformemente tutto la mia fisicità, voglio godermi questo abbraccio della terra, i baci del sole e le carezze del mare. Correre in riva al mare, sentirmi libera… E SAPETE COSA, CREDO PROPRIO CHE LO FARO’, SI CREDO CHE IL SOLE BACI TUTTI A PRESCINDERE DALLA FORMA DEL PROPRIO CORPO, CREDO CHE IL SOLE NON GIUDICHI, E IL MARE NON IMPONE STANDARDS.

Quindi basta torturaci al primo caldo stagionale, liberiamoci delle nostre paure di apparire, al contrario mostriamo la nostra bellezza e fierezza qualsiasi forma essa abbia…. SIATE SIRENE, SIATE PESCI!tumblr_nm1cn1UQfG1qb6v6ro1_500

IL DISEGNO COME UNO SPECCHIO “QUELLO CHE NON TI ASPETTI DA UNA MATITA”

Un grande creativo che ha creato un blog dove attraverso vignette, fumetti, disegni e la sua matita disegna le storie che gli sono intorno, le personalità, i ricordi e le persone diventano indelebili nei suoi lavori!
Ho avuto l’onore di essere il primo disegno del suo blog, mi ha ritratta come una “pin up” pur non conoscendo il mio recondito desiderio di esserlo, forse la matita mi ha levato qualche kg, ma in fondo ha colto il mio essere Vamp in pieno!

La storia che porta con se questo disegno è proprio quelle che racchiude The plus side​, ed ecco quello che scrive Italo (l’autore del blog e del disegno) del blog : “In questo blog si guarda a una donna che non ha bisogno di rientrare nelle forme decise e regolamentate dalla società e dal pensiero comune. Così ho deciso di giocare un po’ e calare la mia prima committente in panni da pin-up, panni che forse non vorrà indossare mai… ma è proprio questa la bellezza del disegno e l’intento del questo blog: realizzare l’impossibile. ”

Vi raccomando visitate il blog NE VALE TANTO LA PENA ❤ COMPLIMENTI ITALO ^_^

http://sognidigrafite.altervista.org/la-prima-richiesta/

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EVA CONTRO EVA

Nel giardino dell’eden Eva veniva stigmata a causa di una mela, la Eva dei giorni nostri invece lo è dai media a dalla moda. Purtroppo mentre nel racconto biblico, la donna non soccombe agli “ordini” divini, oggi invece cede spesso alle regole della moda imposta!

Si è ampiamente parlato in questo blog dei canoni di bellezza e della volontà di sovvertire queste regole, ma a quanto pare il serpente che insinuava in Eva l’input del peccato è strisciato fino ai tempi moderni per creare un altro conflitto, questa volta tra EVA ed EVA!

E bene si, perchè la nuova tendenza che spopola nei mezzi di comunicazione è questo conflitto tra PLUS SIZE E SUPER SKINNY.

Così mentre modelle over size fanno il loro ingresso in passerella, per le veterane skinny la strada diventa in salita. Emblematico è il caso francese dove Il deputato Olivier Véran ha proposto una legge per vietare alle modelle troppo magre di sfilare in passerella e di posare per servizi fotografici.

A questo punto le razioni sono prevedibili, una su tutte l’inevitabile contrasto tra obesità vs anoressia e l’ancor più prevedibile domanda: Perchè modelle obese si e modelle anoressiche no? Non sono entrambi esempi sbagliati?

Premettendo che l’unico esempio che si dovrebbe mandare, a mio parere, sia quello dell’accettazione del proprio corpo a prescindere dalla forma, ho comunque pensato di portarmi avanti e di rispondere a priori a queste questioni così mi trovo avvantaggiata.

Come al solito bisogno fare chiarezza perchè il problema fondamentale è la non comprensione del messaggio! A differenza della “DONNA/MODELLO OVER-PLUS SIZE”, “LA DONNA/MODELLO SUPER SKINNY” è stata osannata come canone assoluto di bellezza femminile spingendo così modelle e donne comuni a seguire a tutti i costi queste caratteristiche, facendolo molto spesso anche nei modi più estremi. La promozione del corpo super magro e super esile è stata fatta nella maniera più selvaggia attraverso ogni tipo di comunicazione, dalle riviste al cinema. Quindi mentre questa fisicità è stata fin troppo accettata e standardizzata il suo opposto è stato sempre condannato.

SI, perchè qui invece di interrogarsi circa i disturbi alimentari se ne fa una gara di bellezza. Però mentre di un estremo se ne fa un simbolo di bellezza assoluta (quello skinny) dell’altro se ne fa una mera condanna! E’ proprio questa condanna che ha fatto sorgere la maggior parte dei movimenti pro plus-curvy, per dire : “Toc toc , ci siamo anche noi che in quel corpo non ci sentiamo rappresentate, quindi scusate ma se non ci considerate voi CI FACCIAMO SENTIRE NOI”.

E’ così che nascono la MODELLE PLUS SIZE che NON hanno la pretesa di divenire il nuovo modello di bellezza, e non hanno neanche l’ipocrisia di affermare di essere esempi di salute, ma semplicemente urlano al mondo che esistono anche forme diverse che caratterizzano un corpo femminile, e questo non le rende meno donne o meno belle. Quindi credo sia un paragone impari, se lo si fa in base alla bellezza, ma la cosa più saggia e naturale sarebbe quella di smetterla di STRUMENTALIZZARE IL CORPO FEMMINILE per questioni del genere, piuttosto cari miei, PRIMA DI INSERIRCI IN STUPIDI PARAGONI CONCENTRIAMOCI SUL FATTO CHE L’OBESITA’ E L’ANORESSIA SONO DELLE PROBLEMATICHE SERIE CHE VANNO AFFRONTATE DA SPECIALISTI E NON DA PAGINE PATINATE DELLE RIVISTE!

Sopratutto, non mi stancherò mai di dirlo VOLERSI BENE ED ACCETTARSI E’ IL PRIMO PASSO PER PRENDERSI CURA DI SE STESSI A PRESCINDERE DAGLI STANDARD!

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QUANDO UNA MIMOSA NON BASTA : PERCHE’ BOICOTTO L’8 MARZO!

Da 124 femminicidi del 2012 si è passati a quasi 177 casi nel 2013 e gli ultimi dati statistici sull’anno in corso confermano il trend aggiornandolo a una media di una vittima ogni 3 giorni.

Ora ditemi cosa c’è da festeggiare? Se decenni di lotta per l’ emancipazione hanno portato esclusivamente festini a tema una volta l’anno, scusatemi ma io mi ritiro a vita solitaria.

Inutile sottolineare che l’8 Marzo piuttosto che essere giorno di pienone per pizzerie e pub dovrebbe essere un GIORNO COMMEMORATIVO PER LA LOTTA E LA RESISTENZA FEMMINILE.

Se Rosa Luxemburg propose di istituire questa data come giornata di lotta internazionale a favore delle donne, non fu certo per assicurarsi che almeno una volta l’anno il mondo si ricordasse delle donne, e che le donne a loro volta decidessero di essere emancipate e solidali d’avanti allo spogliarellista di turno.

Io propongo di lasciare le mimose sui rami e sparare denunce come colpi di cannoni.

Si care amiche approfittiamo di tutta questa attenzione che i media ci riservano in questa data dopo 364 giorni d’indifferenza, denunciando quella che è la vera realtà femminile, urliamo che sono 137  le donne uccise solo negli ultimi mesi, circa 1 ogni 3 giorni, o che i casi di molestie e ricatti sessuali sul lavoro raggiungono quota 1 milione, potremmo continuare ancora denunciando le vittime delle “infibulazione” che ammontano a più di 120 mila casi in tutto il mondo (Italia compresa).

Potremmo parlare ancora dell’uso che la pubblicità fa del corpo femminile o potremmo analizzare la subordinazione lavorativa di cui è vittima la donna, sempre più proiettata verso il ruolo di mamma e angelo del focolare domestico piuttosto che  come risorsa lavorativa valida e competente.

Nei film infatti notate che la donna manager è sempre una bisbetica senza sentimenti e la casalinga una piccola anima pia buona ed infallibile!

Da battute sulla guida femminile ad apprezzamenti sessisti mascherati da complimenti, alla figura della donna viene tolto piuttosto che restituito valore. Quotidianamente la donna viene offesa e denigrata sotto, ormai celati, atteggiamenti che sono diventati normalità!

Per farvi un esempio, ho sempre odiato la frase : “E’ UNA DONNA CON LE PALLE”,  He no, sono donna al massimo ho le ovaie, perchè per definirmi una grande donna dovete attribuirmi connotati maschili? E vogliamo parlare della reazione delle persone quando una donna espone la sua decisione di non avere figli? Ma sei pazza il tuo unico scopo nella vita è procreare e tu non adempi ai tuoi compiti? AL ROGOOO! ( E ve lo dice una che i figli li vuole).

E le quote rosa in politica? Cioè c’è ancora bisogno di dover fare questa distinzione, ci deve essere una clausola per avere donne in politica, come se fosse un avvenimento speciale?

Ma anche la storia insegna che la donna nn ha voce in capitolo…Quando si parla della Resistenza Italiana, ad esempio, non vengono quasi mai citate le 35000 donne partigiane, che operavano come combattenti o le 2900 giustiziate o uccise in combattimento.

La donna che decide di non avere un compagno di vita? Zitella, perchè è noto , e le favole Disney insegnano, che la riuscita di una donna e solo quella di essere necessariamente la metà di un principe azzurro! Se notate, sempre nelle storielle per bambini, che io definisco “strumenti formativi di distruzione della personalità”, il ruolo femminile è sempre aggraziato e diligente, la parte dell’avventuriero coraggioso spetta quasi sempre all’uomo, mentre quando una figura femminile è un eroina attiva e furba è spesso una figura cattiva.

Ah i giocattoli, dimenticavo, per le bambine cucine, macchine per cucire e bambolotti, i maschi supereroi e fighissime macchine, quasi per dire i piaceri della vita spettano al maschio, tu femmina a casa a sgobbare!

Ma i condizionamenti di genere poi continuano anche nell’eta adolescenziale dove le ragazzine sono sommerse da imput che dicono : devi essere superbella, fashion e devi far innamorare il più figo della scuola di te, e se sarai fortunata da grande sarai una velina sposata con un calciatore o un tronista se proprio ti va bene!

Potrei parlare anche dello stereotipo di bellezza a cui la donna è obbligata ad assomigliare, ma lo faccio sempre quindi questa volta passo.

Il discorso sulla situazione femminile in realtà non ha mai fine, potremmo stare qui ad elencare innumerevoli dati, ma onestamente ci sono persone che lo fanno in maniera più competente di me come ong, associazioni di genere, e movimenti femministi.

Ma sopratutto nonostante la donna subisca questo ed altro ricordate NON E’ UNA VITTIMA, UNA DONNA RESISTE E SE COMBATTE E VINCE!

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“NON E’ TUTTO CURVY QUELLO CHE E’ TONDO” (#plusprideitalia)

Ormai è diventato di uso comune sostituire l’aggettivo grassa con uno più “politically correct”: CURVY. Ma siamo proprio sicuri di usare correttamente questo termine? Bhe la risposta è NO. Eh si mie care, il termine curvy è fin troppo abusato, è abusato quando viene attribuito alla vincitrice di Miss Italia 2014 (solo perchè ha 1 cm di pelle in più alle altre) ed è abusato quando viene attribuito a la neomodella Tess Muster. Il termine “curvy” nasce in contrapposizione ad una tendenza, in voga ormai da tempo, che vede come ideale di bellezza un corpo femminile sempre più esile, sottile e filiforme. Con “curvy” invece viene inteso un corpo che di forme ne ha e come, il termine non definisce una serie di taglie  bensì una forma “anzi le forme”, il corpo di una donna curvy, infatti può rientrare in una 42 ma presentare forme generose nei punti più femminili del corpo (Per intenderci un corpo curvy è come quello di Monica Bellucci o Scarlett Johansson ). La donna curvy quindi può essere una 42 come una 48 a differenza della donna Plus invece, che è conforme ad un altro tipo di fisico. Convenzionalmente le donne “PLUS size” sono quelle che rientrano nelle taglie che vanno dallo 50 a seguire ( esempi di corpi plus sono le attrici Melissa McCarthy e Queen Latifah). Altra differenza tra il mondo curvy e quello plus è l’impatto che hanno avuto verso l’esterno, infatti mentre si parla ormai ovunque della rivincita delle curvy e dei traguardi che le donne curvy stanno realizzando, meno esposto è il mondo Plus che, e parlo del contesto italiano, vive di riflesso a quello curvy. Immagini di donne plus e articoli concentrai su questo tipo di donne sono veramente molto rari, un po’ d’attenzione è stata catturata proprio da colei che è diventata l’icona delle donne plus, la nostra Tess Munster. Inoltre, si parla molto di curvypride, e diverse sono le attenzioni poste a questo “orgoglio”, e finalmente queste donne stanno riconquistando la loro identità. Con l’augurio che la stessa attenzione venga riservata anche a noi donne Plus nello specifico, ho pensato di creare un hashtag, #PLUSPRIDEITALIA , cominciando ad evidenziare,almeno nel web, il nostro mondo. Invito così tutti voi (uomini e donne) ad utilizzarlo per post articoli o altro che ci riguarda con la speranza che nasca una rete sempre più forte. Concludo però con una riflessione, dividere i corpi per gruppo di taglie è forme lo trovo abbastanza denigrante lo so, però questo serve a dare inizio ad una “forma d’identità” utile a far creare nelle singole donne una maggiore consapevolezza di se e della loro affermazione. E’ così inizia la rivoluzione, una rivoluzione che comincia con la rivendicazione di altri tipi e  forme di corpi, per poi arrivare in fine a non dover più distinguere magro, curvy, grasso o plus ma parlare semplicemente di donne!

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“IL PESO DI UNA RISATA… LA VOSTRA”

Ottobre 2014, Napoli

Vincenzo 14 anni, viene seviziato da alcuni ragazzi più grandi con un tubo di aria compressa che gli provocherà gravi lesioni al colon. Vincenzo subirà diverse operazioni chirurgiche ma non tornerà quello di prima, Vincenzo ora ha paura di uscire di casa e ha serie difficoltà a relazionarsi con i suoi compagni.

Dopo qualche settima da questo accaduto, et voilà un’ altra uscita trionfale di Maurizio Gasparri che tramite twitter in seguito ad una questione nata contro il rapper Fedez, insulta una ragazzina (fan di Fedez) che dice la sua sullo scontro nato, dicendole testuali parole : “meno droga, più dieta, messa male”.

In entrambi i casi il web, che per quanto possa essere dannoso in certi casi, in altri da la possibilità alle persone di esprimere la propria posizione su cosa gli accade intorno, insorse contro questi due tipi di bullismo, e lo fece , giustamente, anche in maniera abbastanza forte…

Dopo 4 mesi al Festival di SANREMO ( l’evento per eccellenza nelle storia della tv Italiana) visto in mondo visione l’attore Alessandro Siani prende in giro un ragazzino in sovrappeso per il suo aspetto.

Bene, tutti abbiamo visto la reazione del web tra pro e contro, io però ora vorrei analizzare dei punti specifici della questione:

1) Umiliare così un ragazzino e di conseguenza chi da casa si riconosce come aspetto e fisicità in quel ragazzino è bullismo, se Vincenzo ( e faccio un esempio) dopo quello che ha passato vede un comico della sua città prendere in giro un ragazzino come lui , con quei kg in più che sono stati fatali per lui, come può reagire? E come può reagire il ragazzino che si sente inadeguato a vedere che c’è chi usa i suoi complessi per strappare qualche risata in più??? Io la risposta ce l’ho, ma mi fa troppo male pensarla!

2) Far passare il messaggio che : “Vabbè ridiamoci su” non vale in questo caso, perchè si sta parlando di ragazzi ancora adolescenti che probabilmente non hanno ancora formato una loro personalità, una loro sicurezza, ma sopratutto non abituare le persone al messaggio che prendere in giro fa ridere (sopratutto per i ragazzini) può avere delle serie conseguenze.

3) Poi mi soffermo un’attimo sulle scie del post polemica, o meglio il benpensante di turno, che dice oramai questa rivoluzione curvy sta prendendo troppo piede, e che l’obesità è una malattia e che alla fine curvy è un nuovo modo di dire grasso e sviano totalmente il discorso allontanandosi dalla questione centrale della polemica. Eh bhè rispondo anche a loro, NON è DENIGRANDO UNA PERSONA CHE L’AIUTATE A RISOLVERE I SUOI DISTURBI ALIMENTARI, ANZI LI ACCENTUERETE. Ma questo in realtà non ha attinenza con la questione Siani, ma alla gente piace tanto mettere sempre sto fatto in mezzo.

4) Ed è il punto fondamentale : ma sarà sarà che Siani vi fa proprio ridere cosi? Con queste battutine? Sarà Sarà che l’ilarità che vi provoca questo tipo di comicità vi fa nascere il senso di colpa? No perchè altrimenti non si capisce perchè Gasparri, per voi, sia un bullo e Siani no.

Io credo che peggio delle battute di Siani, ci siano le  battute verso chi è contro questa polemica, è il bullismo nel bullismo, nel senso che non possiamo neanche esternare la nostra mortificazione soccombendo a questo falso vento di anticonformismo.

La condizione Plus non è una moda del momento ma un presa di coscienza che è per tutta la vita!

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